Ogni anno milioni di turisti provenienti da tutto il mondo si recano a Roma per scoprire e riscoprire le testimonianze del glorioso passato della Città Eterna.
Tra i tanti monumenti che è possibile ammirare per le vie e le piazze di Roma, un posto di rilievo lo occupa sicuramente la Fontana di Trevi, monumentale scultura d’acqua a cui hanno partecipato architetti del calibro di Bernini (nel suo periodo Barocco) e successivamente completata su progetto di Nicola Salvi.
Storiche scene cinematografiche a parte (indimenticabile il bagno di Anita Ekberg nel film di Fellini “La dolce vita”), siete sicuri di conoscere proprio tutto sulla fontana di Trevi?
Gremo.it vi svela tutti i segreti di questo straordinario capolavoro dell’arte italiana.
La splendida Fontana di Trevi, foto di J. Enric
La Fontana di Trevi è una delle fonti d’acqua più antiche di Roma
La fontana risale ai tempi degli antichi romani, al momento della fondazione del cosiddetto Aqua Virgo, l’acquedotto che dal 19 secolo aC ha rifornito d’acqua le terme romane e le fontane del centro di Roma.
Si dice che l’Aqua Virgo prenda il nome da una giovane ragazza romana che guidò i soldati assetati alla fonte a bere. La fontana fu costruita nel punto finale dell’acquedotto, all’incrocio di tre strade, “tre vie”, da cui prende anche il nome.
La fontana di Trevi, foto di A.Vergata
Se la Fontana di Trevi esiste, è solo grazie al…gioco d’azzardo
Il progetto di Salvi per la fontana era il meno costoso e questo fu proprio il fattore decisivo che convinse Papa Clemente XII a far partire i lavori. Il Pontefice, per finanziare la costruzione della Fontana, utilizzò proprio i fondi derivanti dal gioco del lotto.
La fontana di Trevi, foto di B. Benvegnu
La Fontana è costruita con lo stesso materiale del Colosseo
La fontana è in gran parte realizzata in travertino, un nome che in latino significa ”proveniente dal Tevere“.
Durante la costruzione della fontana molti uomini hanno riportato ferite ed alcuni sono addirittura deceduti, come quello che, secondo le cronache, fu schiacciato da una pesantissimo blocco di travertino nel 1734.
La fontana di Trevi e il Colosseo hanno una cosa in comune… il materiale!
La Fontana…filantropa
Ogni giorno una somma pari a circa 3.000 € in monetine viene gettata nella Fontana di Trevi seguendo l’antica tradizione secondo cui chi getta una moneta nella fontana è destinato a tornare a Roma (nel caso steste cercando l’anima gemella, gettate un altra moneta e un’altra ancora se volete proprio convolare a nozze!)
Questo consistente patrimonio viene raccolto ogni sera da degli addetti e devoluto in beneficenza alla Caritas.
In molti hanno tentato di fare razzia di monete durante il corso degli anni, come l’ormai celeberrimo d’Artagnan, che ha continuato con i suoi furti acquatici per ben 34 anni prima di essere arrestato nel 2002.