Da Bobbio a Camogli

Camogli
Camogli

Da Bobbio alla costa ligure, attraversando tutta la Val Trebbia con il camper.

Alla mattina, dopo un doveroso saluto al Ponte Gobbo e al bel borgo di Bobbio, decido la prossima meta: Camogli, sulla costa ligure.

La giornata è nuvolosa e, per il giorno dopo, danno un peggioramento: preferisco fare oggi il tratto Bobbio-Camogli con un tempo ancora decente che rischiare, il giorno dopo, di trovarmi con alluvioni e disagi vari lungo il tragitto.

Prima però decido di fare due tappe per vedere due attrazioni paesaggistiche della zona: la Pietra Parcellara e la Pietra Perduca. Da Bobbio ripercorro parte della strada dell’andata per poi iniziare a salire nelle colline nelle colline della Val Trebbia. La strada è stretta  e, in diversi punti, con una elevata pendenza. Per fortuna non ci sono macchine, altrimenti sarebbe stata una salita “complicata”. Man mano che si sale il panorama si rivela sempre più incantevole: ecco che compare Pietra Parcellara !

Pietra Parcellara

Pietra Parcellara è, dal punto di vista geologico, un “ofiolite di serpentino nero” : Wikipedia ci dice che “Le Ofioliti sono sezioni di crosta oceanica e del sottostante mantello che sono state sollevate o sovrapposte alla crosta continentale fino ad affiorare.

Parcheggio “alla buona” nel punto dove inizia il sentiero CAI e iniziamo a salire. In breve tempo arriviamo all’oratorio dedicato alla Madonna di Caravaggio per poi iniziare subito a salire per il ripido sentiero che porta alla cima. Il sentiero non è affatto da sottovalutare: è da percorrere con delle scarpe adatte e, con la pioggia, può diventare sicuramente pericoloso. Dall’oratorio alla cima di Pietra Parcellara son circa 20 minuti.

Il colore rossastro della pietra è sicuramente molto particolare e in contrasto con il verde circostante: con la luce giusta, chissà paesaggio!

Sulla cima posta a 836 m slm trovo due persone: una è il parroco della zona, con cui scambio “quattro chiacchere” sulle bellezze della val Trebbia e delle valli circostanti.

Pietra Perduca

Rientriamo in camper e ci dirigiamo nelle vicinanze di un altro simbolo dei luoghi, Pietra Perduca. Anche qui un parcheggio “alla buona” e inizio subito a percorrere il sentiero che trovo subito grazie all’utilizzo di una app.  Subito sotto la cresta della pietra si trova l’oratorio di Sant’Anna, che si raggiunge in parte grazie anche a dei scalini scavati nella roccia.

Nei pressi dell’oratorio si trovano due vasche di raccolta per l’acqua: in queste vasche trovano ospitalità dei tritoni crestati, come ben spiega il pannello informativo situato nei pressi dell’oratorio.

Molto particolare è la vegetazione cresciuta sulle pendici rocciosa: un manto verde di felci (Polypodium?) ricopre la colorata roccia.

Ora di tornare al camper, di fare diesel (a Bobbio) e di percorrere tutta la Val Trebbia fino a giungere al mar Ligure.

Da Bobbio a Camogli

Da Bobbio a Camogli sono circa un centinaio di KM (se non si sbaglia strada, come è successo a me nel tratto finale, percorrendo quindi un 30km in più…), km di strada di montagna, lungo un percorso he percorre tutta l’alta Val Trebbia (zone molto selvagge) fino ad arrivare al mare. E’ cosa risaputa tra i camperisti: la Liguria è una regione molto complicata per i camper, a causa della sua morfologia: una costa alta, che da poco spazio a comode aree di sosta e con strade che si inerpicano tra le sue montagne.

Ho puntato il gps al parcheggio comunale di San Rocco (10 euro x 24 ore), che sta sopra a Camogli, un parcheggio sito nei pressi di un bel posto panoramico, molto vicino alla chiesa di San Rocco. Pur essendo fuori stagione trovo diversi camper.. non voglio immaginare queste zone durante il periodo estivo…!

Da qui si può raggiungere Camogli a piedi, percorrendo una stradina pedonale molto stretta e bella che porta fino giù al mare in una mezzoretta (a passo veloce) dal parcheggio. Il problema è la salita… 🙂

Dopo aver parcheggiato il camper subito giù a Camogli: per il giorno dopo danno brutto tempo, meglio approfittare della giornata che rimane. Camogli è proprio un bel borgo, con la sua spiaggia nera, il suo castello, il suo porticciolo di pescatori…. visitare Camogli ora, con poca gente,  è la cosa migliore. Certo, un bel tuffo mi piacerebbe farlo nelle acque del mar ligure, ma “mi accontento” del mare della Croazia (rincari dovuti all’entrate della Croazia nell’euro permettendo..) così vicino a Trieste.

La salita verso il parcheggio si fa sentire sulle gambe, sono fuori allenamento! Che vergogna! 🙂

Il parcheggio è bello silenzioso e la notte passa tranquilla, con solo un pò di pioggia: vediamo domani cosa fare, in base al meteo…

 

 

davide

Appassionato di viaggi, fotografo per professione, runner, velista... sono innamorato del nostro paese e delle sue bellezze, sia naturali che artistiche.

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