Tutti in camper! Prima esperienza con un camper a noleggio

Noleggiare un camper: la mia prima esperienza

Era da tanto tempo che volevo noleggiare un camper, stanco di “invidiare” mio fratello Luca (https://www.trekkingin.it) che con il suo van si godeva della libertà che questo tipo di mezzi possono dare a chi, come a noi due fratelli “un po’ scapestrati“, non riescono a stare mai fermi.

Il camper e il van sono due mezzi completamente diversi (vedi: “A Vienna con il van”): in un camper gli spazi sono sicuramente più ampi e comodi (io sono alto uno e novanta… ho bisogno di spazio 🙂 ) con il deficit, però, che non si può parcheggiare e andare “dove si vuole“, a causa delle dimensioni del mezzo. Volete far libera (cioè viaggiare senza sostare in aree a pagamento) e girare dappertutto? Un bel van magari 4×4 (o un expedition truck…  magari un giorno..). Volete stare comodissimi, ma con delle limitazioni? Il camper. Queste almeno le mie conclusioni….

Lo ammetto: già noleggiandolo sapevo che, prima o poi, un camper “mio” sarebbe comparso nella mia vita, facendo radicalmente cambiare il mio approccio al viaggio.

Il camper noleggiato: un Joint E33

Noleggiamo, io e Luisa, un camper da “Via vai camper”, a Trieste. La meta è la zona del lago di Garda: una zona tutto sommato vicina a Trieste, ricca di punti di interesse e di servizi.

Il camper noleggiato è un camper Joint E33 del 2005, lungo 560cm dotato di 4 posti letto, bagno con doccia, portabici, turbovent (che non funzionava, maledetti… ): un camper onestissimo e perfetto per questa prima esperienza.

Quando mi consegnano le chiavi del mezzo sono piuttosto emozionato e preoccupato: non ho mai guidato un camper ne tantomeno conosco tutti i “segreti” (tipo svuotare le acque nere…) e i trucchetti della “camper life”. Metto subito la fedele Trek sul portabici, con l’idea di allenarmi almeno un po’ per il Veneto Trail (ma resterà ferma sempre lì…) . Riesco a raggiungere indenne il comodo parcheggio davanti alla Risiera di San Sabba, senza distruggere il camper durante il percorso o travolgere qualche vecchietta sulle strisce.

Ora di far cambusa e di riempire il camper con tutti gli accessori indispensabili per un week sul lago: primo fra tutti una canoa gonfiabile che ho acquistato su Amazon qualche giorno prima, con l’idea di esplorare in lungo e in largo il lago.

Area camper Frassino, a Peschiera del Garda

Partiamo al tardo pomeriggio, intorno le 16.00, con l’idea di fare sosta a Peschiera del Garda, alla Area Camper Frassino: scelta azzeccatissima! Il viaggio è veramente tranquillo, mi abituo rapidamente alla guida del “Lurido” (il soprannome che diamo al camper, anche se in realtà era onestissimo e ben tenuto 🙂 ) e alle 20.30 siamo parcheggiati  Peschiera.

L’area camper Frassino è veramente comoda, con tanto verde e i servizi che servono. Tutta una serie di operazioni che per un camperista sono la norma (prendere il ticket del parcheggio, parcheggiare “giusti”, svuotare le acque nere e grigie, l’allacciamento alla corrente 220v … ) per me sono una novità.

Peschiera del Garda è veramente incantevole (come tutti i borghi bagnati dalle acque del Lago di Garda): una città murata circondata e protetta dalle acque del Garda e del fiume Mincio, fiume che proprio da Peschiera nasce per diventare un emissario del fiume Po dopo aver passato la magnifica Mantova, 75 km dopo.

Ceniamo a Peschiera e passiamo la prima serata in camper: mi piace l’atmosfera dell’area sosta, molto rilassata, dove ci sono parcheggiati mezzi di tutti i tipi da quelli più “normali e economici” a quelli super lusso, che costano più di una casa. Vengo attratto da un mezzo molto particolare (scoprirò poi che si trattava di un Expedition Truck), tutto giallo: un fuoristrada con fissata sopra una cellula abitativa, con un adesivo “DutchRAMblers“. Inizio a seguirli su Instagram non sapendo che, un mesetto dopo, li avrei rivisti (spoiler! 🙂 ).

In campeggio al Camping Sirmione

Bella colazione a Peschiera e poi via in un altra meta: comodo campeggio a Sirmione, al Camping Sirmione.

Qui si sta di lusso!!! 🙂 Parcheggiamo all’ombra (ma si morirà cmq di caldo alla sera: il camper non era dotato di ventilatori e il turbovent non funzionava… aggiungiamoci l’umidità del lago…) e iniziamo a godere del lago e della piscina del campeggio. Proviamo anche il kayak gonfiabile: per i 140 euro che costava si è dimostrato più che onesto, un ottimo mezzo per passare qualche ora di divertimento, pagaiando nelle acque tranquille del lago. Successivamente lo impresterò a mio fratello che, durante una settimana di libera all’isola di Cherso (Croazia), affermerà che “gli ha cambiato la vacanza”, altrimenti troppo limitata alla spiaggia.

Alla sera ci spostiamo, a piedi, fino al borgo di Sirmione: una bella e lunga passeggiata…. serviva una bici in più 🙂 Sirmione è incantevole, con il suo castello Scaligero, le grotte di Catullo, i suoi negozietti e ristoranti… certo, in estate è presa d’assalto dai turisti, da tornarci magari in primavera, con la bici :).

Il parco di Sigurtà e Mantova

Il giorno dopo decidiamo di spostarci e di andare a Mantova, facendo prima una sosta al Parco giardino di Sigurtà, a Valeggio sul Mincio. Fa veramente caldo, decidiamo di fare sosta pranzo e doccia fresca in uno dei parcheggi liberi vicino al parco.

Se siete amanti del verde e della natura il parco di Sigurtà è una meta “obbligatoria” se passate da queste parti: è magnifico.

Da qui ci spostiamo a Mantova, parcheggiando nel parcheggio “Campo canoa” e visitare la città.

Alla sera rientro verso Trieste, con dormita nel parcheggio dell’autogrill 🙂

 

 

 

 

 

davide

Appassionato di viaggi, fotografo per professione, runner, velista... sono innamorato del nostro paese e delle sue bellezze, sia naturali che artistiche.

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